LA CRISI? OPPORTUNITÀ DI RILANCIO DEL PROGETTO FEDERALISTA

Ha scritto Alain Touraine qualche giorno fa su “La Repubblica” che l’Europa, in questo momento, sta attraversando tre crisi profonde: economica e finanziaria; politica; culturale.

La crisi greca ci ha fatto capire quanto l’Unione europea sia fragile, soprattutto a livello politico e di coscienza di un destino comune. Siamo in un momento drammatico della nostra storia, nel quale occorre non arroccarsi dietro antistorici nazionalismi di ritorno, non rinnegare l’euro, come purtroppo stanno facendo alcuni capipopolo in cerca di un facile consenso “di pancia”, ma remare tutti insieme verso una via d’uscita alla crisi, che si risolve soltanto con un progetto comune di rilancio e di crescita.

Ripartire da un progetto forte per l’Unione europea. L’AICCRE è pronta a fare la sua parte: “A Cadice – ci dice Vincenzo Menna, Segretario generale dell’AICCRE – nel corso degli Stati generali del CCRE, si è vista una massiccia mobilitazione degli Enti locali europei ed internazionali, nonostante la grave crisi economica che sta fiaccando le finanze dei poteri territoriali”.

Oltre settecento delegati hanno discusso per tre giorni sul modo di uscire dalla crisi, mantenendo salda la prospettiva europea. “Mi fa piacere, prosegue Menna, che la prima parola nella Dichiarazione di Cadice sia nel segno dell’unità di tutti gli enti locali nei riguardi dei principi democratici e dell’autonomia territoriale”, segno evidente che il CCRE e l’AICCRE hanno mantenuto “la bussola in un momento storico oggettivamente difficile”. I valori sessantennali del CCRE e dell’AICCRE “non solo hanno retto all’urto, ma ne sono usciti addirittura rafforzati: nello smarrimento generale, il progetto di una Europa democratica, federale, basata sulle autonomie locali possiede oggi una forza straordinaria”. (Pino d’Andrea)

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fonte newsletter n. 57/2012 EuropaRegioni – A.I.C.C.R.E.