A LEZIONE DI SOLIDARIETA’

“La mia città si trova di fronte alle coste africane. Dopo il 2014 il nostro centro di prima accoglienza ha visto la presenza di 24mila migranti. Nel 2015 ne sono transitati 6.500. I miei cittadini sono cittadini dell’accoglienza e della solidarietà”: così ha esordito Luigi Ammatuna, Sindaco di Pozzallo, intervenuto il 25 giugno a Monaco nel corso del dibattito “Dalla migrazione all’integrazione: la via locale e regionale per un Continente inclusivo” che si è svolto in seno al Comitato direttivo del CCRE. Il dibattito sulla questione migranti era stato chiesto dall’AICCRE nello scorso aprile a Vienna, dove si era svolta la riunione delle Città capitali, dalla quale era stata espressa solidarietà all’Italia con la richiesta di non lasciare soli gli Enti locali, che sono i primi a dover gestire l’emergenza migrazione. Per questo l’Associazione aveva deciso di invitare a Monaco un Sindaco di un comune italiano coinvolto nella gestione dei migranti. Una testimonianza appassionata, quella del Primo cittadino del comune ragusano che, sicuramente, ha lasciato con l’amaro in bocca chi sta cavalcando il dramma dei migranti per infondere paure ed incertezze nell’opinione pubblica e cavalcare così un populismo xenofobo e miope. “Invito gli scettici e coloro che sono a favore dei respingimenti a venire con me sulla banchina del porto di Pozzallo per vedere i volti e gli sguardi delle madri, le pelli bruciate dal sole o inzuppate dall’acqua del mare, infreddoliti in inverno…e poi vorrei vedere chi ha il coraggio di respingerli”, ha proseguito Ammatuna.

“Il nostro centro di prima accoglienza conta 180 posti, ma abbiamo accolto fino a 800 migranti (con una punta massima di 1050) e siamo stati costretti a farli dormire per terra su dei materassi”. La testimonianza del Sindaco ha raggiunto momenti di drammaticità quando ha sottolineato come il Programma Mare Nostrum ha evitato morti nel Mediterraneo. Ieri ho accolto un cadavere, ma nel 2013 ne ho visti 45. Esperienza terribile accogliere persone chiuse nei sacchi. Io voglio essere il sindaco di chi accoglie migranti e non di chi accoglie sacchi. Nel 2014 sono arrivati 1100 minori non accompagnati, messi sui barconi dai genitori con la consapevolezza di poterli non rivedere più. Se dei genitori sono disposti a questo, intuiamo le forti motivazioni”.

“Ecco perché li accogliamo ed è per questo che io spendo metà del mio tempo di sindaco ad accogliere i migranti. Nel nostro centro restano dalle 24 alle 72 ore e dopo l’identificazione e le cure sono spostati nei centri di seconda accoglienza”. Per quanto riguarda la reazione della popolazione, il Sindaco ha orgogliosamente evidenziato come siano stati gli stessi cittadini di Pozzallo, per esempio “a chiedere al Comune di aggiungere altre panchine per mettere a proprio agio i migranti”. Infine, il Sindaco siciliano ha denunciato come il Comune non abbia le risorse per fronteggiare un fenomeno di dimensioni grandi e complesse come quello dei migranti: “Il Ministero degli interni destina un contributo di 35€ pro capite. Ma in fase si aggiudicazione della gara, ha vinto una cooperativa che aveva previsto 28.5€ con i quali si deve far fronte a vestiario, medici, assistenza sociali, pulizie, cibo e mediatori linguistici.

Alla Prefettura va la rendicontazione dei servizi”. “Malgrado la tragedia ed i numeri che abbiamo ascoltato nel corso del dibattito e che hanno dato la dimensione del problema, siamo riusciti con il Sindaco di Pozzallo a portare una testimonianza positiva e propositiva”, ha commentato Carla Rey, Segretario generale dell’AICCRE, presente al dibattito. “Una testimonianza che va nel senso della politica dell’accoglienza e della solidarietà contro le politiche del rigetto. Questo sindaco ci ha reso orgogliosi di essere italiani. Le parole di Ammatuna confermamo quanto noi dell’AICCRE sosteniamo da tempo: siamo di fronte ad un fenomeno epocale che non può essere risolto soltanto intervenendo in mare”.

Il problema deve essere risolto con un approccio europeo e con il coinvolgimento degli Enti locali. L’AICCRE è per il rafforzamento del sostegno agli Enti territoriali che sono in prima linea nella gestione dei flussi di migranti ed è anche pronta a facilitare e stimolare il dialogo tra i Paesi europei in tema di accoglienza e migrazione partendo dal coinvolgimento dal basso, dagli Enti locali.” Ha concluso la Rey. ​Dopo l’apprezzato intervento del Sindaco italiano e degli altri relatori, tra i quali Annemarie Jorritsma e Frederic Vallier (rispettivamente Presidente e Segretario generale del CCRE), Jacek Majchrowski, Sindaco di Cracovia, Josef Schmid, Sindaco di Monaco, Luc Martens, Sindaco della città belga di Roulers, Il CCRE si è impegnato a portare alla Commissione europea le esigenze e le problematiche dei comuni in tema di migrazione.

Fonte: AICCRE Nazionale