REFERENDUM IRLANDESE SUL TRATTATO: I MOTIVI DEL ’’NO’’ SECONDO IL SONDAGGIO DI EUROBAROMETRO

A seguito dell’esito negativo del referendum irlandese sul Trattato di Lisbona la rappresentanza in Irlanda della Commissione europea ha promosso un sondaggio Eurobarometro, che è stato condotto tra il 13 e 15 giugno scorsi  per comprendere le ragioni del “si” e del “no” o della non partecipazione al voto.

Sono state intervistate complessivamente 2000 persone di età superiore ai 18 anni con i seguenti risultati: l’appartenenza dell’Irlanda all’Unione europea è sostenuta ad ampia maggioranza sia tra quanti hanno votato “sì” con un 98%, sia tra coloro che si sono espressi negativamente con un 80%.

Coloro che hanno votato “sì” al referendum si sono espressi in tal modo ritenendo fosse nell’interesse dell’Irlanda (32%) e che l’Irlanda beneficia dell’appartenenza all’UE (19%). Il 9% ha ritenuto che potesse aiutare l’economia irlandese, un altro 9% si è espresso favorevolmente per altre ragioni. Coloro che hanno votato “no” principalmente (il 22%) lo hanno fatto per la scarsa conoscenza del Trattato di Lisbona, il 12% per un discorso di protezione dell’identità nazionale, per la mancanza di fiducia nei politici, per la perdita al diritto di un commissario permanente e la protezione del sistema fiscale.

Tra coloro che hanno  appoggiato il no il 76% ha ritenuto che ciò potesse dare all’Irlanda una più forte posizione nel rinegoziare il Trattato. Dalla parte del no molti giovani, donne e persone senza occupazione; il sì prevale invece nelle categorie di professionisti, manager e pensionati.

Oltre la metà dei non partecipanti al referendum ha dichiarato di non aver votato per il fatto di non comprendere bene la questione.

Il sondaggio è disponibile al website:

ec.europa.eu/public_opinion

 

Fonte: www.euroregioni.it