Il 22 settembre 2005 scompariva Umberto Serafini, tra i fondatori del CCRE. Il ricordo del Segretario generale dell’AICCRE

Un uomo che ha caratterizzato fortemente il pensiero federalista europeo.

Ho ricordato Umberto il 31 agosto, nel corso della serata che l’AICCRE ha dedicato al centenario della nascita di un altro grande federalista europeo: Altiero Spinelli. Un personaggio di spessore politico ed intellettuale come Serafini non va soltanto commemorato, ma il suo immenso patrimonio culturale e morale va continuamente rilanciato ed adattato ai cambiamenti. Per questo abbiamo voluto fermamente, tra l’altro,  raccogliere  i 50 anni di “Comuni d’Europa”, il “suo” giornale, in un DVD che abbiamo veicolato il 24 marzo scorso al mondo della politica, della cultura, dei media  e delle Università. Proprio in questi giorni leggevo uno dei suoi interventi più belli e noti scritti  su “Comuni d’Europa”  (marzo 1992) sull’essenza del federalismo, scritto per polemizzare contro lo “sfederalismo” (così lo chiamava Umberto) secessionista della Lega nord di Bossi e, all’epoca, dell’ideologo leghista Gianfranco Miglio. Serafini, con il suo stile preciso e tagliente, ricollocava il pensiero federalista nelle sue dimensioni originarie morali e politiche: “al federalismo si aderisce in base ad un valore, che è insito per altro nella sua stessa etimologia. Fedus, che noi traduciamo con patto, sta a significare che il federalismo si basa su un principio morale (…) che sostituisce il puro e scervellato egoismo con leali e duraturi accordi pattizi”. Sintetizzo (l’articolo integrale lo trovate in fondo a questa pagina): il fine del federalismo è la pace e l’interdipendenza tra i popoli.
Mi piace ricordarlo soprattutto oggi, in un periodo contrassegnato da una dilagante polemica sull’antipolitica, nel suo stile sobrio e scevro a compromessi, come un faro intellettuale che ci richiama costantemente al valore alto della politica: essere al servizio della società e dei cittadini.

Roberto Di Giovan Paolo, Segretario generale dell’AICCRE

LEGGI L’ARTICOLO INTEGRALE DI UMBERTO SERAFINI “LO SFEDERALISMO”, COMUNI D’EUROPA, MARZO 1992