Presenti anche l’arcivescovo di Gorizia Mons. De Antoni ed il Segretario regionale dell’AICCRE del Friuli VG Lodovico Nevio Puntin

Nello scorso mese di agosto, Ronchi dei Legionari ha vissuto una giornata intensa caratterizzata da due momenti importanti: la messa solenne in onore del patrono San Lorenzo e  il rinnovo del patto di gemellaggio siglato quarant’anni or sono con il comune di Metlika  (25 Aprile 1968).

Il patto di amicizia con il comune di Metlika  fu stipulato a ricordo dei tragici fatti accaduti durante la seconda guerra mondiale. Metlika era una località entrata nel cuore di tanti nostri concittadini: dopo l’armistizio del 1943, molti cittadini ronchesi si arruolarono volontariamente nelle formazioni partigiane per combattere l’occupazione tedesca, anche nei territori sloveni, unendosi alla “Brigata Fontanot” che si era formata a Suhor, frazione di Metlika.

Ugualmente non poteva essere dimenticato il Comune di Wagna: sconosciuto a tanti, divenne famoso il 22 maggio 1915. Pochi giorni prima dell’inizio della prima guerra mondiale, il governo austriaco impose ai nostri concittadini di partire, abbandonando il paese che da lì a pochi giorni si sarebbe trovato sulla prima linea di fuoco. I nostri concittadini furono caricati sui carri ferroviari e deportati in Stiria, nella zona di Wagna/Leibnitz, nel campo profughi che accolse quasi ventimila persone provenienti dal monfalconese e dall’Istria. Qui, fino al 1918, vissero tanti ronchesi che, dopo la disfatta di Caporetto, ritornati alle proprie case trovarono ovunque la devastazione, i campi incolti e la distruzione. Per ricordare tutto ciò, l’8 giugno del 1969, venne stipulato in Austria il patto di gemellaggio fra il Comune di Ronchi dei Legionari e la cittadinanza austriaca della Stjria.

Partendo da queste tragedie, da questa storia comune, i nostri amministratori costruirono con lungimiranza, assieme agli amici sloveni e austriaci, un amicizia che dura da quarant’anni, dimostrandosi precursori di quell’idea di Europa  che ha permesso di stemperare le tensioni, abbattere i confini e ridurre le distanze.

Questa amicizia ha consentito alla nostra città di ricevere riconoscimenti  e premi  tra i più prestigiosi dell’Unione Europea: il “Diploma d’Onore nel 1993,   la “Bandiera d’Europa” nel 1994,  la “Targa d’Onore” del Consiglio d’Europa nell’agosto 1998.

Questo lavoro lungo quarant’anni non è finito: nuove sfide devono essere ancora vinte e sono convinto che si debba puntare a nuovi traguardi che vedono coinvolti soprattutto i nostri giovani, il simbolo del nostro futuro, ripartendo da una collaborazione tra le scuole comunali.

Ma c’è stato qualcosa di più il 10 agosto 2008 la firma di un patto di amicizia tra con il comune ungherese di Godollo  ed il comune di Ronchi dei Legionari.

Alla manifestazione di rinsaldamento dei gemellaggi erano presenti delegazioni di tutti i Comuni. Alla firma dei documenti di rinnovo del patto di cooperazione e amicizia, avvenuta davanti a centinaia di persone, dopo i discorsi dei Sindaci sono intervenuti l’arcivescovo di Gorizia Mons. De Antoni ed il Segretario regionale dell’AICCRE del Friuli VG Lodovico Nevio Puntin.