GEMELLAGGI, IL MOTORE D’EUROPA

Lanciato il nuovo sito web del CCRE sui gemellaggi. Disponibile in venti lingue, permetterà agli enti locali di trovare nuovi partner di gemellaggio attraverso un raffinato motore di ricerca.

Il 13 novembre scorso a Bruxelles si è svolta la conferenza stampa di lancio del sito del CCRE sui gemellaggi, alla presenza, tra gli altri,  del Segretario generale Jeremy Smith e di Janusz Marszalek, sindaco di Oswiecim-Auschwitz, responsabile europeo dei gemellaggi per il CCRE. Il nuovo portale, disponibile in venti lingue,  permetterà agli enti locali di trovare nuovi partner di gemellaggio attraverso un raffinato motore di ricerca. Inoltre, l’utente troverà tutte le risposte  utili sul senso politico e concreto di un rapporto di gemellaggio ed infine potrà usufruire su consigli utili al fine di utilizzare al meglio il gemellaggio. “L’impegno di creare un sito specifico lo abbiamo preso a Rodi nel 2007, nel corso della Conferenza  europea sui gemellaggi”, ci ha detto Sandra Ceciarini, Responsabile cittadini del CCRE. “L’esigenza alla quale dovevamo rispondere era quella di mettere a disposizione degli enti locali dei mezzi adeguati alla nostra realtà contemporanea per una maggiore semplificazione”. Il CCRE  punta molto sul nuovo website: “vogliamo che i gemellaggi si moltiplichino in Europa e non solo. Se si osserva attentamente la rete dei gemellaggi europei si nota che il criterio di ricerca dei comuni va nella direzione di una affinità geopolitica e culturale. Il nostro portale è strutturato invece affinché il gemellaggio possa fare un salto di qualità e modellarsi su altri criteri. Insomma ci piacerebbe, per esempio, che un comune maltese possa legarsi con un analogo svedese”. Sull’attualità del legame di gemellaggio nell’era del mondo globalizzato, la dirigente del CCRE ha le idee chiare: “nell’era di internet, il gemellaggio  è un modo ancora valido per aiutare i cittadini europei a superare paure e fobie rispetto al “diverso” perché con i gemellaggi si incontra ‘fisicamente’ il nostro alter ego, ci si scambiamo idee ed esperienze, si comprendono ‘sul campo’ culture diverse”.

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Fonte: www.aiccre.it